Τρίτη 4 Νοεμβρίου 2014

SARA UN GIORNO DI LUTTO PER LA CHIESA DEI SANTI APOSTOLI NEL CENTRO DI ROMA


MICHALIS CHARALAMBIDIS


SARA UN GIORNO DI LUTTO PER LA CHIESA
DEI SANTI APOSTOLI NEL CENTRO DI ROMA

UN GIORNO DI LUTTO PER LA BIBLIOTECA MARCIANA DI VENEZIA

L’ autoritarismo e la barbarita  delle forme  di governo sultanico islamiste non giustifica il ritorno delle forme genocide kemaliste. Il riciclaggio del Asia Minore e della Konstantinopoli fra la scila del Kemalismo e le Harivdi del islamismo sultanico.

Questa regione  storica ha bisogno della democrazia. Auspica il suo ritorno nella storia e nella geografia come cula del umanismo come e’ stata per milleni. Cosi la chiamava Cicerone e dopo I padri Kappadoci della  chiesa. Questa e’ oggi la domanda della primavera mikrasiatica. La primavera dei popoli autoctoni del Asia Minore e della Mesopotamia. Dei colorati di sangue Ellenofoni fiumi di Efrati e Tigre.

L’ Argentino Papa Francesco non puo inchinarsi al  creatore  di una ideologia della morte la quale decadi prima ha armato la mano del presuntivo assasino del Papa Polaco Giovani e degli assassini di Andrea Santoro in Trapezounta, andando contro la tendenza liberatoria e umanistica della storia odierna.

Niente non lo obbliga a farlo. Particolarmente nel momento che cadono i simboli, le statue di totalitorismo, come sono caduti quelli degli altri totalitorismi del 20o secolo.
Siamo in un altra epoca.

Si presume che il Papa Francesco dispone cattivi consiglieri per gli attuali sviluppi nella terra sacra del genocizato  e martirico  cristianesimo la quale continua a vivere i suoi secoli di solitudine.

Sara un  giorno di lutto per la chiesa di S. Apostoli nel centro di Roma, dove si trova la tomba e la scoperta recentemente Cappela del Cardinale Bessarione di Trapezounta. Di un grande e molto attuale oggi atleta del umanismo in Asia Minore ed in Europa.

Sara un giorno di lutto per la biblioteca  marciana di Venezia.

Il mio riferimento non e’ niente altro che la difesa del umanismo, della dignita della vita umana oggi  e della memoria  di milioni delle vittime, di una ideologia della morte, la maggioranza Cristiane, ma anche musulmane. Le ultime sono le donne Gezidi e quelle di Compani.

E’ la difesa di una civilta  che ha umanisato il mondo


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