I cinquanta di “Le Monde”
Dove c’è colpevolezza c’è anche silenzio. Proprio per
questo la terra dell’Asia Minore e dei fiumi ellenofoni , di Eufrate e di Tigre
è la terra del silenzio. Sporadicamente uno può incontrare sguardi
superficiali, ritardati, effimeri e melodramatici.
Gli epiloghi com’è già noto non mi piaciono. Il mio
prologo lo conoscete. Lo leggete. Lo riscoprono ultimamente attraverso l’internet le nuove generazioni, un enorme numero di giovani.
Ha preso di nuovo le carateristiche di una profezia.
Perciò saranno poche le mie menzioni sui cinquanta, mi
pare che erano di “Le monde”.
La questione fondamentale
non si chiama Moria nellʹ isola di Lesvos. Si
chiama Problema Turco. È proprio questo che genera, provoca perpetuamente la Prosfighia – la Profunghia
secolare.
Così ho chiamato l’Asia Minore nelle mie prime
conversazioni con essa.
Un luogo storico che ha perso il suo nome.
La malattia , il cancro è il problema Turco. Quel che succede
in Syria sono le sue metastasi. Sono arrivate fino in Libia . Anni fa
anche a Parigi uccidendo tre rondini della Primavera Kurda. L’ unica vera , ma
rimasta nel silenzio primavera. Le tre donne dei Cardussioi di Senofonte. Le
kores, le figlie di Otsalan.
Si chiama pure Nuova
Questione Orientale . Per la vecchia ne aveva parlato Rosa Luxembourg.
Avevo tradotto in greco i suoi testi nei
primi anni degli anni ottanta. Ho dedicato ad un mio maestro a Lellio Basso, il
mio libro Aspects of the New Eastern
Question (ed. International League for the Rights and Liberation of Peoples).
Volevo portare l’Umanesimo e l’Internazionalismo dalle Alpi e l’Olympo ad Ararat. Mi fa sempre rallegrare il ricordo dellʹ entusiasmo di Pietro Ingrao con questo mio approccio.
Volevo portare l’Umanesimo e l’Internazionalismo dalle Alpi e l’Olympo ad Ararat. Mi fa sempre rallegrare il ricordo dellʹ entusiasmo di Pietro Ingrao con questo mio approccio.
Si chiama ancora Guerra
totale di bassa intensità che impone sistematicamente contro la Grecia per
decenni l’imputata casta razzista, genocida, kemalo-islamica.
Allʹ inizio brucciando le foreste delle isole della Ionia, di Chios di
Dellacroix e di Attica. Oggi –lo stavano
progetando dal 2008- ci bombardano con vite umane.
Sono maestri in questo, e nella tratta degli schiavi. L’ Università
Panteion ad Atene, la Sorbonne , l’Università di Berlino dovevano avere almeno
cento dottorati su questo argomento.
Esistono molte agiografie del mostro Ottomano e Kemalista.
“ I soldi sono molti” è una frase da un bellissimo film greco.
Ma anche il servilismo.
Gli autori del
testo di “Le Monde” tacendo per tutto questo rischiano di diventare apologeti
della via della tratta degli esseri umani, della mafia, della guerra e non
solo. La via Umanitaria , la via dellʹ asilo che vale la penna difendere
qualquno è la via Ankara-Berlino, Konstantinopoli-Roma, Smirne-Parigi.
Non la via mar Egeo-montagne e fiumi dei Balkani e dellʹ
Europa Centale per “spezzare parallelamente i reni della Grecia”. Quest’ultimo è
diventato un abitudine.
Per essere brevi.
L ‘Umanesimo e sinonimo
della Logica .
Cacciari lo conosce bene.
Lo sapeva un
grande Europeo che ci aveva avertito di ciò che succede ora. Bessarione il
Trapezundino.
Dagli europei contemporanei lo sapeva più di tutti Lellio
Basso perchè aveva un ottica globale del mondo. Non Eurocentrista, non parrocchiale,
non corporativistica nazionalista. Ma non voglio estendermi.
L’Umanesimo, la Solidarietà Internazionale, non è un
lamento ritardato, gemiti e lacrime.
Quel che manca a Brusselles, Berlino, Roma, Parigi è
il “Logos” Politico. Manca la Politica
in molte delle sue espressioni e dimensioni
preventive e terapeutiche. Manca la presenza politica Europea con tutto
ciò che significa questo. Dobbiamo essere intellettualmente e politicamente
onesti e serii.
Purtroppo in Grecia la politica è stata assassinata nel
periodo 1996-2000-2004 e imposta la Kakistokratia. Ormai da anni fa spettacolo
mondiale. Dopo sono arrivati gli incendi etc.
Forse Castellina, Cacciari, Marramao possono aprire il Logos
a Roma, Venezia , Neapolis, a Messina.
Istituzioni per il Logos esistono, Logos non esiste.
Esistono spot, chiacchiere, colpevoli silenzi, mezze parole e lacrime di
cocodrillo. Il Logos presuppone Verità e Parissia per usare una parola del Papa
Benedetto.
In Grecia ci troviamo davanti ad una svolta storica. Dopo
decenni di buio sta tornando il Vero
Logos . D’altronde siamo tutti figli del teatro di Dioniso (il teatro classico
sotto Acropolis).
Per i firmatari nostrani nessun comento.
Michalis Charalambidis
Aixoni-Attica,
Marzo 2020